lunedì 11 agosto 2014

Recensione LO STRANO CASO DEL DR. JEKYLL E MR. HYDE

Titolo: Lo Strano Caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Autore: Robert Louis Stevenson
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Pagine: 123
Trama:
Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" segna il culmine dell'indagine stevensoniana sulla scissione della personalità. Hyde è la corporeità, il desiderio, la trasgressione che Jekyll occulta e proietta in un altro da sé per istituirsi come pura ragione e incontaminata virtù. Ma l'illusione di Jekyll di poter provocare a suo piacimento la dissolvenza del suo doppio si scontra con la volontà di Hyde di affermare il proprio diritto all'esistenza, in una lotta fra due componenti della stessa persona che avrà esiti tragici.

La mia recensione

Mettiamo subito in chiaro le cose: questo libro è meraviglioso. Un classico straordinario che ha colpito la mia immaginazione e in cui ho trovato molto più di quanto mi aspettassi.
(Piccolo inciso: mi succede quasi sempre coi classici. Sono classici per un motivo no? E ora che ho scritto 10 volte la parola classici continuiamo...)

Primo punto: la scrittura.
Ahhh la scrittura...semplicemente perfetta. Sin dalle prime parole ho adorato lo stile di Stevenson, pulito ed elegante.
Le descrizioni sono in grado di creare personaggi unici, vivaci e affascinanti mentre emergono dalle pagine come entità a sé, libere di agire secondo il loro carattere e la loro indole.

La storia è narrata dal punto di vista dell'avvocato Utterson, che passeggiando un giorno con il cugino Mr Enfield, viene a conoscenza di un fatto piuttosto bizzarro sul conto di un certo Mr. Hyde, che si dice abbia calpestato una bambina con molta cattiveria. Questo racconto colpisce molto Utterson, poiché si dà il caso che un suo caro amico e cliente, il Dr. Jekyll abbia lasciato al signor Hyde tutti i suoi beni in caso di scomparsa.
Da qui inizia una tortuosa ricerca della verità, sul perché un uomo tanto buono e onesto come il Dr Jekyll possa aver lasciato la sua eredità a un uomo crudele e malvagio come Hyde, che arriva addirittura a macchiarsi di omicidio.
Il mistero ci trascina sempre più verso il culmine degli avvenimenti e infine giunge la spiegazione finale, in cui vengono chiariti tutti i dubbi e sorgono varie riflessioni.

Nel libro più volte si incontra la parola umanità o umano ed è molto importante perché proprio di questo si tratta, della natura umana nella sua molteplicità intrinseca, di bene e male in eterna lotta.
Il Dr. Jekyll per trovare una soluzione a questa maledizione che affligge l'uomo, questa divisione nel profondo dell'animo, si spinge oltre ogni limite immaginabile, arrivando infine a scindere il male da sé, in modo che possa aver sfogo senza creare danni alla sua reputazione.
Purtroppo però le cose non vanno proprio come aveva previsto, perché se queste due parti, bene e male, dividono, ma allo stesso tempo compongono la natura umana, allora privarsi di una di esse, o addirittura renderla indipendente dall'altra, non può che portare alla catastrofe.
Il personaggio di Jekyll rappresenta in se stesso questa frattura, la dualità. Non solo per la creazione del suo alter ego Hyde, ma per i motivi che lo hanno spinto verso questo pericoloso esperimento. Egli infatti era tormentato dagli istinti più bassi e crudeli che da sempre reprimeva nella parte più nascosta della sua mente ( da qui il nome Hyde, hide in inglese significa nascondere), in nome di una condotta onesta e irreprensibile. La sofferenza portata da questa profonda repressione è la ragione che spinse il Dr. Jekyll alla rovina.
Si nota inoltre come Jekyll, nonostante provi orrore e senso di colpa nei confronti di Hyde, ne sia in realtà dipendente. Egli prova piacere per le azioni malefiche di Hyde, perché altro non è che la parte più celata di se stesso, quella che non ha mai osato esprimere.

Mr. Hyde è un personaggio senz'altro ambiguo. La personificazione del male, della corruzione, dell'odio, ma allo stesso tempo non può che attrarci.
Lo stesso Jekyll lo teme e lo ama, perché riconosce in lui la bellezza della libertà, della vitalità a cui Hyde non può rinunciare, a cui si aggrappa fino alla fine.
In qualche modo questo personaggio mi ricorda il Satana del Paradise Lost di Milton, eroico e quasi tragico nel suo ruolo di Nemico Supremo dell'altissimo Trono (Dio).
Importante quanto le sue azioni è l'aspetto di Hyde, la repulsione che ispira nelle persone, che ne avvertono una certa deformità senza essere in grado di spiegarla. Questo poiché Hyde è fatto di puro male, è unico nel suo genere, mentre le persone comuni sono un miscuglio di bene e male.

Un libro breve, interessante e ricco di spunti di riflessione. Davvero consigliato!

Voto: 5/5


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