sabato 20 settembre 2014

Recensione A MAN CALLED OVE

Titolo: A Man Called Ove
Autore: Fredrik Backman
Casa Editrice: Atria Books
Pagine: 352
Trama:
In questo bestseller e deliziosamente eccentrico romanzo d'esordio dalla Svezia, un uomo burbero ma amabile trova il suo mondo solitario ribaltato quando una chiassosa giovane famiglia si trasferisce nella casa accanto.
Incontra Ove. Lui è un musone, il tipo d'uomo che punta alle persone che non gli piacciono come fossero ladri catturati fuori dalla finestra della sua camera da letto. Ha principi irriducibili, procedure rigorose e una miccia corta. La gente lo chiama "il vicino amaro dall'inferno." Ma perché Ove dovrebbe essere definito amaro solo per il fatto di non andare in giro con un sorriso stampato sul suo viso per tutto il tempo?
Dietro l'esterno irritabile c'è una storia e una tristezza. Così, quando una mattina di novembre una giovane coppia loquace con due loquaci giovani figlie si trasferiscono nella casa accanto e investono accidentalmente la cassetta postale di Ove, è l'inizio di un racconto comico e commovente, di un gatto trasandato, un'amicizia inaspettata, e l'antica arte del fare retromarcia con un rimorchio. Tutto ciò cambierà un vecchio irritabile e un'associazione di residenti locali alle loro fondamenta.

La mia recensione


A volte si prendono in mano dei libri sapendo già che li adorerai, altre volte si iniziano libri per cui provi un'istintiva simpatia, vuoi per la copertina, vuoi per il titolo, ma che non sai bene quanto questi saranno in grado di coinvolgerti. Anche se una buona sensazione ce l'hai.
Con A Man Called Ove è andata proprio così.
Credo di avere una certa attrazione verso i libri scritti da svedesi che parlano di uomini oltre la mezza età (mai sentito parlare di: Il Centenario Che Saltò dalla Finestra e Scomparve?), questo non ha fatto eccezione.
Fin da subito ho sentito che mi sarebbe davvero piaciuto leggere questo libro, così l'ho richiesto su NetGalley e sono stata abbastanza fortunata da riuscire ad averlo.
Non vi dirò altro, ma la mia sensazione era azzeccata: io e Il Libro abbiamo avuto un'intesa perfetta.

"A time like that comes for all the men, when they choose what sort of men they want to be. And if you don't know the story you don't know the men."

Ove crede in ciò che è giusto. È uno di quei rari uomini d'altri tempi che preferiscono i fatti alle parole, che rispettano le regole, che amano la coerenza e il duro lavoro.
Ove è un uomo con saldi principi, che mette l'impegno e la fedeltà al di sopra del piacere personale e del successo.
Ove giudica gli altri uomini attraverso le macchine che guidano, e come le guidano, in modo piuttosto severo.
Qualcuno potrebbe ribattere: Ma cosa c'entrano le auto? C'entrano c'entrano. Tutto ha a che fare con le auto.
Ove guida una Saab, ha guidato una Saab per tutta la sua vita. È una questione di principio. Punto.

Ove è un vicino di casa scorbutico, brontolone, taciturno, inquisitore, rompi scatole, burbero. Ogni mattina si sveglia all'alba e dopo colazione esce per fare la sua passeggiata di ispezione al quartiere, per controllare che nessuno violi le regole che il comitato ha deciso.
Ove è un uomo solo.

"He was a man of black and white. And she was colour. All the colour he had."

Da sei mesi Ove ha smesso di vivere veramente. Perché non ha mai vissuto prima di incontrare lei, né vivrà mai dopo. Sonja è morta da sei mesi, ed ora che non ha più neanche il lavoro, Ove non ha nulla da fare in questo mondo. Così ha deciso di andare da lei.
Fosse facile. A quanto pare una famiglia di nuovi vicini, con marito imbranato, moglie straniera, bimbe curiose e un gatto vagabondo spelacchiato sono in grado di impedire a un uomo civile e di sani principi di morire come si comanda, in santa pace.

A Man Called Ove racconta la storia più dolce, romantica, comune e assolutamente meravigliosa che io abbia mai letto.
La storia di un Uomo con la U maiuscola, di un amore di quelli così rari ai nostri giorni, di una vita vissuta rigorosamente.
Il libro alterna il presente ad episodi del passato, mano a mano veniamo a conoscenza della vita di Ove e quella di sua moglie Sonja, che negli anni hanno dovuto superare dolori inimmaginabili e ostacoli, ma che li ha visti sempre insieme, uniti fino alla fine.
La loro è una storia d'amore che parla di comprensione, di piccoli gesti quotidiani, di pazienza. Due persone che hanno vissuto il loro amore senza scalpore, che insegnano quanto nella vita vera sia meglio aspirare a un amore saldo, piuttosto che a un amore tormentato, e alla dedizione rispetto allo struggimento.

"Houses were fair, they gave you what you deserved. Which, unfortunately, was more than one could say about people."

Ove pensa di non avere più niente da fare in questo mondo, ma forse il mondo non è ancora pronto a lasciarlo andare. Troppe persone sembrano avere bisogno di lui, e col tempo, scoprirà che anche lui, in qualche modo, ha bisogno di loro. Perché sotto la sua dura scorza, Ove nasconde un cuore enorme.
I personaggi di questa storia si apprestano uno dopo l'altro a sconvolgere l'esistenza di Ove, con il loro ostinato affetto e il loro sincero ottimismo.
Tutti fanno la loro parte per entrare nel cuore di Ove e mostrargli quanto ancora questa vita abbia da offrirgli. Non c'è quasi neanche da dirlo. Ho adorato ognuno di loro.
Grazie a ciascun personaggio, scopriamo un pezzettino in più di Ove, non senza momenti comici e svariate imprecazioni da parte di quest'ultimo; entriamo nella sua vita e non possiamo fare a meno di tifare per lui, per tutti loro. Per Parvaneh che cerca di prendere la patente, per Jimmy che si sacrifica per scongelare un gatto ibernato anche se ne è allergico, per Anita, che lotta per l'amore della sua vita e per Rune, che invece lotta per la sua memoria.
Ove riesce a toccare innumerevoli persone, e con una certa dose di sproloqui, aiuta ognuna di esse ad essere felici. E, suo malgrado, riuscirà anche a farsi amare.

"So there were certeinly people who thought that feelings cuold not be judget by looking at cars. But they were wrong."

Ogni frase di questo libro è intrisa di vita vera. Mi ha fatto brillare gli occhi, mi ha fatta sorridere, mi ha fatta piangere, mi ha fatta ridere sul serio, mi ha emozionata. Mi ha ricordato l'importanza delle cose reali, di quelle fatte bene, di quelle per cui lottare, qualunque esse siano.
Questa storia mi ha donato tenerezza e malinconia, gioia e sì, anche dolore, ma cosa più importante di tutte, mi ha resa felice, perché raccontando le piccole gioie di tutti i giorni, mi ha ricordato quanto una vita inaspettatamente ordinaria, sia in realtà, la più straordinaria delle vite.

Voto: 5/5


Questo romanzo è uscito in Italia da poco con il titolo: L'uomo che metteva in ordine il mondo, edito da Mondadori. Per la trama però ho tradotto quella inglese perché a mio parere rappresenta meglio lo spirito della storia.
Non ho dubbi sul fatto che questo sia uno dei libri più belli di quest'anno, sicuramente lo è per me. Quindi fatevi un favore e leggetelo. Non ve ne pentirete. :)


Un grazie sincero a Netgalley per avermi gentilmente permesso di leggere una copia di questo libro.

2 commenti:

  1. Sembra davvero un bel libro e ho voglia di leggere qualcosa di cui non ho sentito parlare, quindi questo sembra perfetto ^^

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    Risposte
    1. Ciao, benvenuta:)
      Neanch'io ne avevo sentito parlare, mi sono imbattuta nel libro per caso e ho deciso di leggerlo. Te lo consiglio, a me è piaciuto davvero tanto:)

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