sabato 31 gennaio 2015

Speciale: LA MALEDIZIONE DELL'ULTIMA PAGINA

Sto leggendo in camera mia.
Silenzio.
Tutta la mia concentrazione è sull'ultima, attesissima, straziante pagina, che arriva con un crescendo di tensione e sentimenti che mi porto dietro dalle ultime cinquanta pagine lette di filato e con il fiato in gola.
Eccola finalmente....arriva e.....

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!!

Suona il telefono.
Suona il campanello.
Mi chiama mio fratello.
Entra mia madre in camera.

Insomma, è la maledizione dell'ultima pagina.

Buona sera miei cari :)
Prima di tutto devo chiedervi scusa per la lunghissima assenza. Non sapete quanto mi dispiace, ma gli esami mi reclamano...uno però è già passato, posso tirare un sospiro di sollievo.

In questi giorni mi sono dedicata alla lettura di una trilogia che adoro, Across The Universe di Beth Revis, con rilettura dei primi due volumi e finalmente, dopo anni, la tanto agognata lettura dell'ultimo romanzo. Che dire??? Ancora non lo so, a parte il fatto che è una delle migliori serie che io abbia mai letto *____*
Ma a parte questo, quello che davvero mi preme è confessarvi che da molto tempo, come probabilmente altri lettori, sono afflitta dalla maledizione dell'ultima pagina.
Avete presente quelle ultime 50-20 pagine di un libro che si leggono tutte d'un fiato, da cui non ci si riesce a staccare finché non si arriva la fine?
E in particolare, avete presente l'emozione, la tristezza, la gioia che si prova arrivati all'ultima pagina?
Bene, ogni volta che mi ritrovo in questa situazione, qualcosa, un qualunque imprevedibile evento del mondo mi interrompe. Proprio sul più bello. Facendo scemare quella tensione accumulatasi negli ultimi minuti di lettura.

Il mio è un grido d'aiuto, dalla mia disperazione profonda e inconsolabile, che mi fa accettare ogni attacco della maledizione con rinnovati orrore e solitudine.
Vi prego lettori, ditemi che non sono sola.
Ditemi che accade anche voi, che anche voi siete afflitti dalla maledizione dell'ultima pagina!

E con questo appello vi lascio! :D
Fatemi sapere!!!

sabato 17 gennaio 2015

BOOK HAUL (edizione inglese)!

Buongiorno cari lettori :)
Come sono felice di tornare nuovamente qui nel mio angolino per mostrarvi i miei ultimi acquisti libreschi.
Dopo le feste di Natale ho deciso di regalarmi un ordine su The Book Depository, il mio sito preferito per acquistare libri in lingua inglese. Il pacco è arrivato pochi giorni fa con sei bellissimi libri che desideravo da una vita. È l'ordine più grande che io abbia mai fatto sul sito e lo ammetto, è stata una bella soddisfazione :)
Oltre a questi libri, un viaggio in libreria mi ha portato anche due nuove entrate in lingua italiana, anch'esse nella mia wishlist praticamente da sempre.

Per quanto riguarda le letture della settimana dopo aver terminato Cercando Alaska, sto continuando Anna Karènina, che ormai in dirittura d'arrivo, si è rivelato una splendida lettura.
Ma passiamo al mio Book Haul:


I libri fondamentali, per cui è nato questo ordine sono stati Shades of Earth di Beth Revis e Monument 14 di Emmy Laybourne. Il primo in particolare è l'ultimo della trilogia di Across The Universe, che ho adorato, ma che non ho mai concluso a causa di un fastidiosissimo cambio di cover, conclusosi con il mio acquisto della versione abbinata ai primi due, ma nel solo formato disponibile, con copertina flessibile.
Monument 14 è un post apocalittico che non poteva mancare alla mia collezione, così come Not A Drop To Drink di Mindy McGinnis, che si prospetta più psicologico e riflessivo (unico acquisto con copertina rigida).
Fangirl di Rainbow Rowell non necessita di presentazioni e dopo varie lotte interiori mi sono decisa per la versione paperback per questioni di costo. È un libro sofficissimo, di quelli che vien voglia di accarezzare, carinissimo.
The Secret Life of Bees di Sue Monk Kidd ha una sua storia. Diciamo che nel mio viaggio estivo alle isole Azzorre, mi sono ritrovata più volte nella hall di un albergo, a tarda sera con il mio fidanzato, e scoperto uno scaffale di libri in vari lingue ne ho preso uno e ho iniziato a leggerlo. Purtroppo non sono riuscita a terminarlo prima della mia partenza, così mi sono ripromessa di acquistarlo una volta a casa e così ho fatto (nella stessa versione di quello nell'hotel, a cui ormai mi ero affezionata).
E infine Eon di Alison Goodman, un fantasy ambientato in Cina...e questo è quello che mi ha subito conquistata, senza contare la splendida cover.

Oltre a questi acquisti si sono aggiunti alla mia collezione anche Cuore di Tenebra di Conrad e Le Cronache di Narnia di C.S. Lewis, il volume con la serie completa, perché dopo aver rivisto il film del Viaggio del Veliero e aver sentito nostalgia e curiosità per il mondo di Narnia, mi sono finalmente decisa a leggere i libri.

Cosa ne pensate? Avete letto qualcuno di questi libri?
A presto!!!




sabato 10 gennaio 2015

1° Recensione dell'anno: CERCANDO ALASKA

Titolo: Cercando Alaska
Autore: John Green
Casa Editrice: Rizzoli
Pagine: 319
Trama: Miles Halter, solitario collezionista di Ultime Parole Famose, lascia la tranquilla vita di casa per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, una prestigiosa scuola in Alabama. È qui che conosce Alaska. Brillante, buffa, svitata, imprevedibile e molto sexy, per Miles diventa un enigma, un pensiero fisso, una magnifica ossessione.



La mia recensione


Eccomi qui a scrivere la prima recensione dell'anno, senza sapere cosa scrivere. Il motivo principale è che un libro così non l'avevo mai letto e i miei pensieri su di esso sono così nebulosi e imprecisati, che non son sicura di riuscire a dire nulla di significativo.
Prima di tutto è John Green.
E a questo punto ho finito tutti i ragionamenti sensati.

Non avendo letto la trama che si trova su internet (per fortuna, se no mi sarei rovinata tutta l'impressione), non sapevo esattamente cosa aspettarmi da questo romanzo, ma di sicuro non mi sarei mai immaginata di trovare così tanto.
Mi è piaciuto? Assolutamente. Come inizio del 2015 non avrei potuto scegliere niente di meglio.

Il problema (che non è un problema) è che John Green parlando della morte, del dolore, della depressione, canta un inno alla vita potentissimo, che non risparmia le brutture della vita, ma le rende così strettamente legate alla vita, così intrinseche, contingenze del vivere, necessarie.
È naturale vivere, tanto quanto è naturale morire e sbagliare e ricominciare e soffrire sono parti del processo della vita. Inutile pensarci troppo, rimanere attaccati al passato per paura della fine.
Cercando Alaska dovrebbe essere una storia di ragazzi al college che imparano cosa vuol dire vivere. In parte è vero, ma per me si tratta soprattutto di ragazzi che imparano cosa vuol dire morire, cosa significa incontrare la sofferenza della morte e continuare a vivere nonostante.

Certi dolori ci segnano per sempre, è molto più facile perdonare gli altri che perdonare se stessi. Ma bisogna andare avanti, perché altrimenti ci aspetta solo un abisso profondo da cui non c'è ritorno e cadere è questione di un attimo.

Cercando Alaska è un percorso di comprensione, di accettazione e anche una bellissima storia, che ti tiene attaccato alle pagine fino alla fine, in una rincorsa verso una verità che capisci poco a poco e poi tutta d'un colpo.
È una storia di giovani per giovani. Un occhiolino che John Green ci fa di nascosto, un augurio per il futuro, un auspicio, una speranza.
John Green ci dice: Forza! Vivete! Niente può ferirvi irreparabilmente. Siete invincibili e solo voi potete esserlo se sarete in grado di crederci!

Quanta vita in un libro segnato dalla morte.
I personaggi non sono persone, ma domande. Green ci prende per mano e ci guida verso le risposte e in effetti sono tutte lì, alla fine. E ti accorgi di averle sempre avute davanti e di quanto meravigliosa e fragile sia la vita a sedici anni.

Ancora adesso credo di non aver compreso tutto quello che rappresenta questo libro, ma di sicuro non lo dimenticherò tanto in fretta e continuerò a pensarci e a cercare...Alaska.

Voto: 5/5