giovedì 19 marzo 2015

Recensione: MAZE RUNNER, la trilogia

Buongiorno cari lettori :)
Oggi sono finalmente qui con la recensione della trilogia del labirinto, che si è portata via senza che me ne accorgessi, quasi un mese.
In generale posso dire che il mio pensiero è decisamente positivo, anche se con alcune perplessità, soprattutto per quanto riguarda la seconda parte della storia.
Ma iniziamo subito...vi avverto che potrebbe diventare una recensione lunghina :)

Titolo: Il Labirinto
Autore: James Dashner
Casa Editrice: Fanucci Editore
Pagine: 432
Trama:
Quando Thomas si risveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

La mia recensione


Un ragazzo sui sedici anni si sveglia nella scatola, un ascensore buio che continua a salire per andare chissà dove. Non sa dove si trova, non sa come ci sia finito, non sa chi sia...l'unico ricordo che possiede è un nome, il suo. Thomas.
Risultati immagini per maze runnerL'ascensore si ferma, la porta viene aperta e Thomas si ritrova nella Radura, una zona abitata da una cinquantina di ragazzi come lui. Attorno a quello strano posto, un labirinto mastodontico. C'è un solo obiettivo: trovare una via d'uscita.

Questa è in breve la premessa di The Maze Runner o Il Labirinto. Meglio non sapere altro e vivere l'avventura proprio come Thomas, all'oscuro di tutto, confuso e alla ricerca di una qualche spiegazione.

È bello, per una volta, leggere un distopico scritto da un uomo. Ci dà una prospettiva diversa e molto realistica del gruppo di ragazzi con cui si ritrova a vivere Thomas, c'è moltissima tensione, scene d'azione e movimento.
La storia, i rapporti fra i personaggi non sono idealizzati e "romantici" se così si può dire. Tra di loro i protagonisti si chiamano fratello, puzzone, si rivolgono insulti senza motivo e si prendono in giro proprio come una vera banda di ragazzini, che si sono organizzati in una pseudo-società basata su regole crudeli, egoistiche, insensate, che hanno formato un lessico caratteristico, che li rende tutti parte di una comunità da cui i nuovi sono esclusi e in cui potranno entrare solo dopo un periodo di iniziazione.

Risultati immagini per maze runnerL'aspetto che più apprezzato è questo, il realismo dei personaggi, delle loro reazioni, del loro comportamento che spinto all'estremo diventa quasi selvaggio, ma che conserva in seno i germogli di un'organizzazione comunitaria che imita la nostra, nonostante dimostri la sua insensatezza.

E poi c'è il labirinto. Il grande punto interrogativo, simbolo dell'insensatezza, ironico, che si prende gioco dei Radurai, che muta, che uccide...
È un luogo affascinante e pericoloso, un mistero che ossessiona i protagonisti quanto i lettori del romanzo, fino alla fine.
Per la maggior parte del tempo sembra di essere stati catapultati sul set di un videogioco, una realtà fittizia, un incubo che perseguita i personaggi e si diverte a vederli girare in tondo per metterli alla prova ogni giorno di più.

La trama è ben costruita, ricca incalzante. Non si ha mai un attimo di risposo, un'azione segue una nuova terrificante scoperta e così via in un crescendo di tensione. La paura è tangibile e ti avvolge come una nebbia densa e soffocante.
Per tutto il corso del romanzo non si sa mai cosa stia accadendo, è impossibile intuire la prossima mossa del labirinto e la confusione non fa che accumularsi nella mente, finché non arriva la sconvolgente verità finale che chiude questo primo capitolo della serie.

È stata una lettura fantastica e appena terminata, non vedevo l'ora di buttarmi sul secondo volume.
Un inizio davvero strepitoso.

Voto: 5/5

La Fuga

Per gli altri due libri non farò una vera recensione, ma darò soltanto un mio breve parere.
Per quanto riguarda La Fuga, l'inizio è stato molto molto lento. Nelle prime cento pagine non accadono avvenimenti importanti, non ci viene fornita nessuna informazione e si tratta per lo più di viaggio e sopravvivenza...che diciamocela tutta, dopo poco inizia a essere un po' noioso.
Ma passata la prima parte, la seconda inizia a fluire più facilmente e alla fine sono rimasta soddisfatta della lettura nell'insieme, nonostante alcuni difetti che non avevo trovato nel primo romanzo.
Ho apprezzato, comunque, la crescita dei personaggi e i rapporti che si instaurano fra di loro.

Voto: 4/5

La Rivelazione

E qui arriva il tasto "dolente" (chi ha letto il primo libro coglierà l'ironia :D). Non è stato un brutto libro, ma ho davvero faticato per finirlo e mantenere l'interesse durante la lettura.
Tutto questo ultimo capitolo è un susseguirsi di avvenimenti e colpi di scena, che però non portano nulla di nuovo o di significativo per capire il quadro completo, "la rivelazione" non arriva mai, anzi, si è sempre più confusi e sballottati, tanto che alla fine non si sa più di chi dubitare.
Mi sono trascinata dietro la lettura per giorni e giorni, cercando a tutti i costi di arrivare alla conclusione che, se fosse stata sconvolgente, mi avrebbe fatto perdonare la noia e i momenti con calo d'interesse. Purtroppo non è stato così. Il finale non mi ha convinta, non mi ha stupita, né mi ha dato la tanto attesa rivelazione che speravo...e ancor peggio non ha risposto a tutte le domande che avevo.
Capisco che il prequel La Mutazione forse chiarirà i miei dubbi, ma come trilogia fatta e finita manca di completezza e spiegazioni.

Voto: 3/5

1 commento:

  1. La penso come te, più si andava avanti e più la storia mi lasciava perplessa. Però mi è piaciuto molto il modo in cui usava il linguaggio e il gergo che avevano creato i ragazzini! Ricorda Arancia Meccanica in piccolo.

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